31 gennaio 2021
Un "Accordo globale di principio sugli investimenti" (CAI) è stato raggiunto tra Cina e Paesi dell'UE dopo 35 cicli di negoziati. L'accordo sostituirà i 25 trattati bilaterali sugli investimenti che la Cina ha firmato individualmente con i Paesi dell'UE.
Per 20 anni, i flussi cumulativi di IDE (Investimenti Diretti Esteri) dall'UE alla Cina sono stati più elevati rispetto agli investimenti cinesi in Europa: +140 miliardi di euro dall'Europa alla Cina contro 120 miliardi di euro di IDE cinesi nell'UE (dati della Commissione Europea).
Circa la metà degli IDE dell'UE in Cina riguarda il settore manifatturiero, con l'industria automobilistica tedesca come principale investitore. Gli IDE cinesi verso l'Europa sono principalmente diretti a settori strategici come le infrastrutture e l'alta tecnologia.
Qual è l'opportunità per l'UE?
- Ulteriore liberalizzazione degli investimenti e dell'accesso al mercato per le imprese in Cina,
- Eliminazione delle restrizioni quantitative, dei massimali di partecipazione o dei requisiti per le joint venture (ad esempio nel settore automobilistico e negli ospedali privati) in diversi settori (risorse biologiche, telecomunicazioni, servizi informatici, ecc.)
L'accordo stabilisce l'obbligo per le imprese cinesi di proprietà dichiarata di fornire maggiori informazioni commerciali e trasparenza sulle sovvenzioni nei settori dei servizi.
La CAI vieta l'obbligo di trasferire tecnologia a un partner di joint venture.
Qual è l'opportunità per la Cina?
- Poiché l'UE è già aperta agli IDE, il campo di applicazione della CAI per gli IDE cinesi è quello di migliorare l'accesso ai settori manifatturieri o ad alcuni settori energetici.
- L'obiettivo è anche quello di legittimare il regime presso l'opinione pubblica internazionale e continuare a incoraggiare gli investimenti dell'UE in Cina, anche se i settori sensibili dell'UE come l'agricoltura, la pesca, gli audiovisivi e i servizi pubblici sono tutti preservati dagli investimenti cinesi.
Altri argomenti in sospeso relativi a questo accordo?
- Il trattamento degli IDE tra UE e Cina rimane ancora squilibrato, l'UE rimane più aperta agli IDE rispetto alla Cina.
- Inoltre, la Cina non ha ancora ratificato la Convenzione dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, e l'accordo non menziona alcuna scadenza per la ratifica.
- L'accordo deve ancora essere firmato e probabilmente non entrerà in vigore prima del 2022. Dobbiamo attendere ulteriori annunci per giudicare il reale impatto di questo accordo quadro.